Al Dojo Corrao si fa pratica con i bokken!
Al Dojo Corrao si fa pratica con i bokken!
Al Dojo Corrao si fa pratica con i bokken, più propriamente detto bokuto: spada di legno lunga circa un metro, riproduce la forma di una katana, utilizzata dai samurai, leggermente ricurva, lunga circa 102 cm.
La "lama" è lunga 72cm, 4cm sono riservati alla guardia ed all'anello mentre l'impugnatura è 26 cm, misura giustificata dall'impugnata a due mani.
Leggenda dice che fu il maestro Tsukahara Bokuden, dopo un memorabile duello con Miyamoto Musashi, ad inventarlo prendendone il nome (Bokuden = bokken).
Ma l’anagrafe non perdona: Tsukahara Bokuden, 1489-1571 (1572 secondo alcune fonti) morì in tarda età ma prima della nascita di Miyamoto Musashi, nato circa nel 1581.
Non è possibile che questo duello sia avvenuto.
In ogni cultura le belle storie hanno l’abitudine di duplicarsi e venire attribuite a differenti personaggi in epoche anche distanti.
I cantastorie giravano per i villaggi raccontando inverosimili leggende in cui venivano mescolati personaggi appartenenti ad epoche lontane.
Va da sé che non fu Tsukahara Bokuden ad inventare il bokken.
In un paese con una tradizione marziale millenaria nessuno aveva pensato di allenarsi con un bastone di legno che riproducesse in tutto una spada?
Impossibile!
Anche in Italia ne avevamo uno simile, il rudis utilizzato nel Campo di Marte della Roma arcaica per addestrare i coscritti.
Publio Vegezio Renato nel testo Epitoma rei militaris, V secolo d.C., afferma: "Gli antichi, come si trova nei libri, in questo modo esercitavano le reclute. Preparavano scudi di vimini arrotondati come canestri, fatti in modo da pesare il doppio dello scudo pubblico. Ugualmente affidavano alle reclute spade di legno pesanti il doppio di un gladio."
L’origine del bokken si perde nella notte dei tempi.
Già nei primi tornei di Tsukahara Bokuden è menzionato il bokken.
Raro l’uso della katana, generalizzatosi a partire dal 1600.
Il bokken “moderno” nasce sul finire del 1600, quando lo Shogun emanò alcune direttive dirette alla standardizzazione delle armi; emula il tipo di katana chiamato kanbun-to dal nome dell’epoca Kanbun in cui ne vennero definiti i parametri.